Cancellare un amico per mettere in luce un coniuge

In "A Mighty Heart", il film sul rapimento e decapitazione del giornalista del Wall Street Journal Danny Pearl, c'è una scena portentosa all'inizio. Angelina Jolie, interpretando la moglie di Danny, Mariane Pearl, si trova da sola fuori da una casa a Karachi, in Pakistan, e saluta Danny mentre si butta in un taxi. Danny stava indagando sul famigerato calzolaio-bomber Richard Reid; in quel fatidico giorno, pensò di essere andato a un'intervista con l'operatore di Reid al-Qaeda.

Gli spettatori sanno già cosa non ha fatto la vera perla di Mariane: non avrebbe mai più rivisto Danny. Ora, le immagini proclamano, Mariane è davvero sola.

Solo lei non lo era.

Nella versione di vita reale della scena, c'era un'altra persona in piedi con Mariane, che sorrideva, salutava e gridava "Buona fortuna, amico" mentre Danny se ne andava. Era Asra Nomani, una collega giornalista di Danny al Wall Street Journal e sua cara amica da quasi un decennio.

La vera storia dell'amicizia eccentrica e toccante di Asra e Danny avrebbe potuto aggiungere profondità e dignità alla sceneggiatura di Hollywood. Asra è musulmano; Danny era ebreo. Lei è una mamma single; era sposato e stava per diventare un genitore. Le loro esperienze condivise come figli di immigrati hanno contribuito al legame che ha superato le loro differenze superficiali; così come la loro inclinazione alla tentazione di spingere il diabolico Journal verso il non convenzionale.

Asra ha insegnato a Danny a dire "Ti sembro un pazzo?" In urdu, così ha fatto una controreplica per i tassisti di Mumbai che hanno proposto tariffe assurde. Lui, il reporter delle star, ha mandato i suoi materiali per un libro che stava scrivendo, con un biglietto scritto a mano, "Dal tuo assistente, Danny."

Il nome Asra Nomani sembra familiare? Se è così, forse è perché è un'attivista e un educatore, nonché un giornalista e un autore. Il suo interesse per le circostanze della morte di Danny non ha avuto inizio né fine con il film. È un regista di The Pearl Project, un mentore di un gruppo di studenti di giornalismo della Georgetown University mentre cercano di imparare cosa è successo veramente.

La casa rappresentata in quella scena del film era la casa in affitto di Nomani a Karachi. Nel film, è stata scelta non come giornalista, scrittrice e amica di livello mondiale, ma come "affascinante assistente" di Mariane Pearl.

"A Mighty Heart" non banalizza semplicemente l'amicizia; lo cancella. Lo fa, nella logica mitizzata del fare film, per rendere ancora più romantica la relazione tra il marito Danny e la moglie Mariane, e la fine della vita di Danny molto più tragica.

Certo, la matrimania (l'esagerazione esagerata di tutte le cose legate al matrimonio) è dilagante nell'industria cinematografica. Ciò che rende questa istanza particolarmente esasperante e offensiva è che "A Mighty Heart" ha finto di raccontare una storia vera.