Terapia dell'esposizione graduata in realtà virtuale (VRGET)

Jennifer Bleyer
Fonte: Jennifer Bleyer

Virtual Exposure Therapy (VRGET): cosa è e come funziona

VRGET è una terapia espositiva basata sulla tecnologia con importanti implicazioni per la gestione del disturbo da stress post-traumatico (PTSD) e di gravi fobie difficili da trattare con terapie e farmaci psicologici convenzionali. VRGET combina computer grafica avanzata, display visivi tridimensionali e tecnologie di localizzazione del corpo per creare ambienti virtuali realistici con l'obiettivo di simulare situazioni o oggetti temuti. Gli ambienti virtuali sono stati progettati per fornire stimoli visivi, uditivi, tattili, vibratori, vestibolari e olfattivi ai pazienti in ambienti altamente controllati. Durante una sessione di esposizione virtuale, il terapeuta segue da vicino lo stato di eccitazione del paziente monitorando gli indicatori fisiologici dello stress, tra cui la frequenza cardiaca e la respirazione. Molte persone sono pronte a compiere il passo successivo e ad impegnarsi nella vita reale (cioè in vivo) dell'esposizione all'oggetto o alla situazione temuti dopo che sono stati desensibilizzati in un ambiente virtuale.

VRGET è più efficace della terapia di esposizione convenzionale

VRGET è più efficace della terapia di esposizione immaginale convenzionale e ha un'efficacia paragonabile alla terapia di esposizione in vivo per il trattamento di fobie specifiche, agorafobia, disturbo di panico e PTSD. Come la terapia dell'esposizione in vivo e immaginale, VRGET desensibilizza il paziente a una situazione oa un oggetto che normalmente causerebbe ansia o panico. In uno studio controllato randomizzato, VRGET e la terapia cognitivo comportamentale convenzionale (CBT) erano trattamenti altrettanto efficaci per il disturbo di panico con agorafobia, ei pazienti sottoposti a VRGET richiedevano il 33% di sessioni in meno per ottenere risultati simili. Gli studi confermano anche che VRGET è un trattamento efficace di paura del volo, paura dell'altezza, paura dei piccoli animali, paura di guidare e altre fobie. VRGET è tanto efficace quanto più economico della terapia di esposizione convenzionale per la paura di volare perché il paziente e il terapeuta evitano il costo e l'inconveniente degli aerei. Un ambiente virtuale che simula la devastazione degli attacchi dell'11 settembre alle Torri del commercio mondiale è stato utilizzato con successo per curare soggetti con diagnosi di grave PTSD dopo gli attacchi.

VRGET ha ridotto i sintomi di PTSD nei combattenti che non rispondono alla terapia di esposizione convenzionale

I risultati di uno studio sull'esposizione multisensoriale combinata e VRGET hanno riportato riduzioni significative della gravità dei sintomi di PTSD nei combattenti in servizio attivo che non avevano risposto ad altre forme di terapia di esposizione. Diversi soggetti hanno riportato miglioramenti significativi dopo solo cinque sessioni di VRGET; tuttavia, c'era una notevole variabilità nel numero di sessioni VRGET necessarie per ridurre la gravità dei sintomi allo stesso livello.

VRGET viene utilizzato per analizzare soggetti ad alto rischio di sviluppare PTSD

Gli studi di ricerca sono finalizzati allo sviluppo di strumenti di realtà virtuale per la valutazione e la prevenzione del PTSD correlato al combattimento. STRIVE (Stress resilience in ambienti virtuali) è un programma integrativo di "stress resilience training" finalizzato a migliorare le strategie di coping emozionali prima della distribuzione attiva. STRIVE impiega un ambiente VR coinvolgente per simulare situazioni di combattimento che includono un "mentore virtuale" che guida il combattente attraverso un'esperienza virtuale mentre lo allena nelle capacità di autoregolazione del rilassamento e delle emozioni. L'intensità dello stimolo virtuale utilizzato è determinata dall'assuefazione dell'individuo in base all'HRV e ad altre misure di arousal autonomo. I biomarcatori fisiologici di risposta allo stress sono misurati prima e dopo le sessioni di VRGET. Il sistema STRIVE consente agli utenti di immergersi in scenari di combattimento stressanti e di interagire con i personaggi virtuali per allenarsi in una varietà di strategie di coping che possono migliorare la capacità di recupero di fronte allo stress estremo. Il protocollo STRIVE può fornire uno strumento utile per predire il rischio di sviluppare PTSD o altri disturbi psichiatrici nelle nuove reclute prima dell'esposizione effettiva al combattimento. Le reclute che mostrano alta resilienza e quindi presumibilmente a rischio relativamente più basso di sviluppare PTSD potrebbero essere più adatte a ruoli di combattimento diretto, mentre le persone che mostrano bassa resilienza potrebbero preferibilmente essere assegnate a ruoli non di combattimento.

Le innovazioni future integreranno VRGET con il biofeedback e connessioni Internet a banda larga che consentono la terapia domiciliare

I futuri approcci integrativi a fobie, attacchi di panico e altri gravi disturbi d'ansia combineranno VRGET con il biofeedback in ambito ambulatoriale o nella casa del paziente tramite connessioni Internet a banda larga, con CBT, rilassamento, pratiche mente-corpo e farmaci appropriati. La combinazione di ambienti VR con feedback in tempo reale basato su risposte neurofisiologiche allo stress può consentire a ciascun paziente unico di ottimizzare il livello e il tipo di esposizione VR per migliorare l'allenamento della resilienza e accelerare il tasso di recupero dal PTSD. Sistemi di interfaccia uomo-computer (HCI) basati su CBT e biofeedback sono in fase di sviluppo per l'allenamento di resilienza in soggetti a rischio di sviluppare PTSD dopo esposizione a traumi. Sono necessari studi più ampi sulle popolazioni di pazienti diagnosticati con PTSD utilizzando schermi montati sulla testa e altre tecnologie che creano più ambienti virtuali immersivi per determinare se la combinazione di VRET ed EEG biofeedback è pratica in contesti clinici e produce risultati superiori rispetto a entrambi gli approcci.

Pochi problemi di sicurezza

Recenti casi di disorientamento, nausea, vertigini, mal di testa e visione offuscata sono stati riportati in seguito a VRGET. La stimolazione sensoriale intensa durante VRGET può innescare l'emicrania, le convulsioni o le anomalie dell'andatura in individui con questi disturbi. I pazienti con schizofrenia non dovrebbero usare VRGET perché l'immersione in un ambiente virtuale può esacerbare le delusioni.

Per ulteriori informazioni su VRGET e altri trattamenti non farmacologici di PTSD, consultare il mio e-book "Disturbo da stress post-traumatico: la soluzione integrativa".