Linee guida per la prescrizione degli oppioidi per il dolore cronico

Per la prima volta, i fornitori di assistenza sanitaria hanno linee guida pratiche basate sull'evidenza per aiutare nella prescrizione di analgesici oppioidi per quei pazienti che soffrono di dolore cronico non oncologico. Queste linee guida sono state recentemente pubblicate, il risultato di uno sforzo collaborativo tra American Pain Society (APS) e American Academy of Pain Medicine (AAPM). Un gruppo di esperti di gestione del dolore di questi due gruppi è giunto alla conclusione che i farmaci contro il dolore da oppioidi sono sicuri ed efficaci per alcuni pazienti ben monitorati.

L'APS e l'AAPM hanno esaminato migliaia di pubblicazioni e, sulla base delle prove cliniche, sono state formulate raccomandazioni per i medici che si prendono cura degli adulti con dolore cronico non oncologico. Tali condizioni per le quali vengono utilizzati oppioidi comprendono lombalgia cronica, traumi da incidente, artrite, fibromialgia e anemia falciforme.

Ovviamente, le linee guida consigliano ai medici di tentare di trattare il dolore con altre alternative prima che venga scelta la terapia cronica con oppioidi. Altrettanto ovvio, ai medici viene ricordato di conoscere a fondo la storia medica dei loro pazienti, valutando per tutto il tempo i rischi di abuso di sostanze, uso improprio o vera e propria dipendenza. Pertanto, le linee guida suggeriscono che al paziente vengano fornite le linee guida: ad esempio, i pazienti devono accettare di compilare le prescrizioni solo in una farmacia e devono accettare i test antidroga.

I pazienti devono essere monitorati regolarmente per l'intensità del dolore, il livello funzionale e la conformità con l'uso raccomandato di farmaci. Tale monitoraggio è importante, in quanto altre malattie, psicologiche o fisiche, possono influire sull'esperienza del dolore. Purtroppo, il monitoraggio include anche il conteggio delle pillole, gli schermi anti-urina e il monitoraggio delle prescrizioni.

Forse tale monitoraggio incoraggerà indirettamente i medici a usare oppioidi nei casi in cui sono veramente indicati; non è raro che i medici trattengano gli oppioidi per paura delle ramificazioni legali.

È interessante notare che l'evidenza di esiti di pazienti con lombalgia o mal di testa trattati con oppioidi cronici spesso ha un esito peggiore a lungo termine. In effetti, l'uso di oppioidi può essere di per sé un fattore di rischio per il peggioramento o la progressione delle condizioni di dolore cronico non oncologico.

Chiaramente, stiamo fallendo nell'eliminare il dolore quando dobbiamo dipendere da farmaci per il dolore cronico. La ricerca deve continuare a sviluppare strumenti farmacologici e psicologici che consentano l'uso minimo di oppioidi. Ci sono più di pochi esperti nel dolore cronico che sentono che i prescrittori di oppioidi stanno creando una dipendenza e non una cura per quelli con dolore cronico. Ma mentre la risposta per alcuni con dolore cronico si trova nei farmaci biofeedback o antidepressivi o agopuntura, per citare alcune modalità di alleviamento del dolore, la risposta non è certamente universale.