Seth MacFarlane "Ted" e Grown Men's Toys

Uomini cresciuti con orsacchiotti? Un nuovo film con Mark Wahlberg? La serie Granda del 1981 con Anthony Andrews e Jeremy Irons? Un poema straziante su un orsacchiotto, che menziona Adler, Jung e Freud nella sua strofa finale?

Ok, quindi il mio primo pensiero, di fronte a uomini adulti e giocattoli pelosi, è di Aloysuis, terribilmente ben curato, appartenente a Sebastian Flyte in "Brideshead Revisited" di Evelyn Waugh.

Poi penso subito ad Archie, alias Archibald Ormsby-Gore, lo stretto orsetto battista appartenente a John Betjeman, sul quale era basato Aloysuis.

Solo dopo queste figure pelose penso all'adorabile Mark Wahlberg e ai trailer che vedo ovunque sul nuovo film, "Ted", in cui Wahlberg recita con un orso di peluche tutto suo.

Amo Wahlberg, e sono un grande fan di "Family Guy" e Seth MacFarlane.

Eppure sono un fan più grande della "manciata di polvere" Evelyn Waugh e il fan del premio "Come-friendly-bombs-and-fall-on-Slough" John Betjeman.

Betjeman è morto con Archie al braccio.

Betjeman ha scritto del suo orso, che rimane chiaramente l'Ur Teddy (non importa quanto sia grande il box office di "Ted"). Leggi questo poema e capirai perché:

ARCHIBALD

L'orso che si trova sopra il mio letto
Un orso dolente che deve vedere;
Da fuori la sua testa pendente a forma di pera
I suoi occhi di lana guardano dentro di me.
Non ha bocca, ma sembra dire:
"Ti bruceranno nel giorno del giudizio."

Quegli occhi di lana, le cose che hanno visto
Quelle orecchie di flanella, le cose che hanno sentito –
Tra gli appassionati di verde ippocastano,
Il fluting di un uccello di aprile,
E litigare al piano di sotto fino a quando
Le porte sbatterono contro Thirty One West Hill.

Il temuto buco della serratura della sera
Annunciando qualche ritorno qui sotto
Il chiavistello sollevato dall'asilo nido,
La punizione da subire
Potrei ancora lisciare quelle orecchie a mezzaluna
E bagnati quella fronte con le mie lacrime.

Qualunque sia la fretta di prendere un treno,
Qualunque gioia ci fosse da condividere
Di bordo dal suono, pioggia arcobaleno,
O l'aria della Cornovaglia profumata alle alghe,
Condividendo le risate, eri ancora lì,
Brutto orso impenitente.

Alle nove ti ho nascosto in un loft
E non osare di condividere il mio letto;
Più vecchio ora è da vedere,
I suoi occhi di lana hanno un filo più sottile,
Ma sembra ancora che mi dica,
Nelle note del doppio doom, come una campana:
"Sei mezzo secolo più vicino all'Inferno."

L'autocommiserazione mi avvolge in una nebbia,
E mi annega nella mia autostima.
Le facce lentigginose che ho baciato
Float da me in un sogno colpevole.
L'unica costante, seduta lì,
Paziente e senza peli, è un orso.

E se un analista un giorno
Di scuola di Adler, Jung o Freud
Dovrebbe portare via questo orsetto invecchiato,
Allora, o mio Dio, il terribile vuoto!
la sua oscurità impetuosa non poteva che essere
Eternità, Eternità.

 

-crossposted with The Chronicle of Higher Education