Il curioso caso dei farmaci di Parkinson e del comportamento compulsivo

Uno studio del recente Archives of Neurology documenta la connessione tra alcuni farmaci per la malattia di Parkinson e un significativo aumento della probabilità di un disturbo del controllo degli impulsi: comprare, giocare d'azzardo, mangiare o fare sesso. I farmaci in questione sono agonisti della dopamina, una classe di farmaci che allevia i sintomi motori difficili e frustranti associati al morbo di Parkinson. Ma i pazienti che assumevano questi farmaci mostravano un tasso di disturbi del controllo degli impulsi da 2 a 3,3 volte maggiore rispetto ai pazienti che non li assumevano e, tra i disturbi, l'acquisto compulsivo era il più comune. Sebbene la dopamina sembri essere chiaramente al centro di qualunque processo stia accadendo, ben poco del meccanismo è pienamente compreso; e ciò che comprendiamo suggerisce che il problema è piuttosto complesso.

Lo studio serve a ricordarci che un'abitudine di acquisto può avere molte componenti, alcune delle quali, forse, chimicamente identificabili. Man mano che apprendiamo di più sul ruolo (o sui ruoli) della dopamina, potremmo avvicinarci al livello neurologico di ricompensa e costrizione. E solo in modo plausibile, anche se il trattamento dello shopping compulsivo con farmaci ha finora avuto soltanto risultati contrastanti, potrebbe esserci, nel tempo, un protocollo più efficace.