Che cosa succede se la fantasia dell’amore è tutto quello che puoi avere?

Fai attenzione a non confondere la vera impossibilità con la paura del possibile.

Max Pixel, CC0 license

Fonte: Max Pixel, licenza CC0

Nel mio ultimo post, ho offerto un messaggio positivo sull’importanza di cercare di rendere reali i tuoi sogni piuttosto che riposare soddisfatti del sogno stesso. Lì, ho detto che i sogni possono essere sicuri mentre la vita reale è disordinata, ma dobbiamo avere esperienze reali per apprezzare la vita, e il rischio insito nel correre occasioni, specialmente romantiche, è una parte intrinseca dell’esperienza della vita.

Il primo lettore a lasciare un commento su quel post, Phillyosopher, ha fatto un eccellente punto:

Non viviamo nel vuoto. Abbiamo responsabilità e obblighi. Impegni che ci impediscono di esplorare i nostri desideri. Quindi, ci ritiriamo alla fantasia come un salve. Almeno, la nostra attenzione viene momentaneamente sospesa e proviamo il sentimento, per quanto fugace.

Il filosofo ha assolutamente ragione: il mio precedente consiglio di provare a rendere reali i tuoi sogni era troppo semplicistico, non riuscendo a riconoscere che, in molti casi, le circostanze rendono questo molto difficile se non impossibile.

Considera l’aneddoto della biografia di Joan Crawford che ha ispirato il mio ultimo post: Ha deciso di non perseguire il matrimonio con Clark Gable perché voleva invece assaporare la perfezione del sogno. Tuttavia, lei e Gable erano anche sposati all’epoca; questo non ha impedito loro di avere una relazione, naturalmente, ma potrebbe aver influenzato la loro decisione di non sposarsi, dato che entrambi avrebbero bisogno di divorziare prima. Questa è una semplice speculazione da parte mia, ma le difficoltà pratiche con il divorzio e la risposarsi, significative ma non insormontabili, potrebbero aver portato Crawford a razionalizzare la scelta sostenendo che la fantasia era più soddisfacente.

Certamente, come dice il filosofo, ci possono essere gravi limitazioni su quanto o quanto lontano possiamo perseguire i nostri sogni. A volte una situazione di brutto rapporto non può essere sfuggita, per un numero qualsiasi di ragioni – spesso ci sono molti altri valori importanti da considerare – lasciando la promessa di un amore migliore fuori dalla portata. In casi come questi, l’unico sollievo dalla miseria quotidiana può essere la gioia che si può pretendere dalla fantasia, e le persone in tali situazioni dovrebbero abbracciare quella fantasia il più possibile.

Sospetto che ci siano molti casi, tuttavia, in cui usiamo le circostanze per scusare la nostra riluttanza a cogliere le probabilità che la nostra vera felicità e la nostra soddisfazione esige. Ritorniamo alle difficoltà pratiche o alle questioni morali gonfiate per coprire le nostre paure, dicendo “Non posso correre il rischio”, quando ciò che intendiamo è “non voglio correre il rischio”.

E questo ci riporta al punto principale del post originale, che modificherò qui (ispirato al commento di Phillyosopher). La fantasia non è sufficiente se hai l’opportunità di ottenere la cosa reale. Ma dobbiamo anche stare attenti a non confondere la paura di cogliere una possibilità, da un lato, con la mancanza di una possibilità di prendere, dall’altro. In segno di rispetto per coloro che non riescono veramente a perseguire i loro sogni, quelli di noi che possono essere onesti con noi stessi sul perché non lo facciamo e se ne possono fare.