Le donne con disturbi dell'alimentazione disegnano un'immagine diversa di se stesse

ScienceDaily (2011-02-13) – Le donne affette da anoressia o bulimia si disegnano con caratteristiche ben diverse rispetto alle donne che non hanno disturbi alimentari e che sono considerate di peso normale, suggerisce un nuovo studio citato in sciencedaily.com:

"I risultati di questo studio mostrano che le donne che soffrono o sono inclini a sviluppare disturbi alimentari, come l'anoressia e la bulimia, possono essere diagnosticate con una valutazione del disegno auto-figurante semplice e non intrusiva", ha spiegato la prof.ssa Rachel Lev-Wiesel, responsabile di la Graduate School of Creative Art Therapies dell'università di Haifa e coautrice dello studio.

La ricerca, condotta dal Prof. Lev-Wiesel a fianco del Dr. Jonathan Guez, Shimrit Valetsky, Dr. Diego Kruszewski Sztul e Dr. Bat-Sheva Pener, ha esaminato 76 donne, 36 delle quali erano state diagnosticate come anoressiche o bulimiche; 20 non avevano disturbi alimentari ma erano in sovrappeso, e 20 non avevano disturbi alimentari ed erano considerati di peso normale. Ciascuno dei partecipanti ha completato due questionari standardizzati per lo screening dei disturbi alimentari e gli è stato quindi chiesto di disegnare se stessi. Oltre a essere chiesto di disegnare se stessi, non sono state stabilite linee guida o limitazioni per il disegno.

Il team di ricerca ha quindi valutato i disegni e trovato varie differenze tra i gruppi in quattro aspetti:

* Collo: le donne affette da anoressia o bulimia tendevano a disegnare un collo più largo, un collo sconnesso o privo di collo;
* La bocca: questa caratteristica era più enfatizzata nei disegni di donne che soffrivano di anoressia o bulimia;
* Le cosce: le donne con disturbi alimentari hanno cosce più larghe rispetto agli altri gruppi nello studio;
* I piedi: le donne con disturbi alimentari tendevano a disegnare immagini senza piedi o con piedi scollegati.

Non sono d'accordo con il commento di Lev-Wiesel secondo cui i disturbi del comportamento alimentare "possono essere diagnosticati con una valutazione del disegno auto-figurante semplice e non intrusiva", ma ritengo che la valutazione del disegno possa essere parte di una valutazione diagnostica più approfondita.

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