Plagio di Biden: perdonato

Barack Obama ha perdonato l'ex plagio di Joe Biden. Così facendo, Obama sta seguendo un lungo precedente sia nell'etica ebraica che in quella cristiana. Obama ha fatto la cosa giusta.

Gli antichi ebrei facevano affidamento su un passo del libro dell'Esodo (34: 6-7) per concludere che la capacità di peccare dell'uomo non può mai superare la capacità di Dio di perdonare. Tutto potrebbe essere perdonato, a condizione che il peccatore abbia confessato e risolto in modo risoluto per evitare questo errore in futuro.

Nella cerimonia popolare ashkenazita di tashlikh su Yom Kippur, gli ebrei vanno in acqua, preferibilmente un fiume o un mare pieno di pesci, e scuotono i loro vestiti come per respingere ogni traccia di peccato, recitando versetti appropriati, come Michea 7: 18-20, che contiene le parole "e getterai [tashlikh] nelle profondità del mare tutti i loro peccati." Questo esempio (tra gli altri, come il capro espiatorio) sostiene l'idea che la lavagna potrebbe essere cancellata: un peccatore potrebbe ricominciare tutto da capo. Certamente, la teologia della confessione cattolica romana coinvolge anche centralmente la credenza che la lista possa essere cancellata: dopo la corretta espiazione, i peccati di un cattolico vengono spazzati via.

Joe Biden è un cattolico praticante, il che vuol dire che Biden proviene da una comunità di fedeli impegnata con entusiasmo all'idea che i peccati possono davvero essere perdonati. I calvinisti presentano qui un controesempio; a differenza di molti ebrei e cattolici, i calvinisti non credono che tutti i peccati possano essere spazzati via. I calvinisti (e varie altre comunità protestanti) respingono anche la distinzione cattolica tra peccati "mortali" (molto gravi) e "veniali" (meno gravi). Sebbene i successivi teologi cattolici siano in disaccordo con lui, vale la pena notare che Tommaso d'Aquino, un perno della tradizione morale cattolica, ha concluso che solo un peccato mortale (come l'omicidio o l'adulterio) merita il nome di "peccato" (Summa Theologica I- II, q.88, a.1).

Se dovessimo assumere Biden per il suo plagio, saremmo tarring con lo stesso pennello innumerevoli altri criminali – pensiamo a Martin Luther King, Jr. e Doris Kearns Goodwin. (In questo pezzo, ho plagiato il mio libro, A History of Sin.) Gli americani hanno perdonato King e Kearns, e gli americani possono perdonare anche Biden.

Naturalmente, l'esortazione a perdonare può estendersi ad altri (tutti?) Misfatti. Pensa al caso recente di John Edwards o, molto più significativamente, alle presunte bugie di George W. Bush sulle armi di distruzione di massa. Quando mediti su tutte le vite perse nel conflitto iracheno, Biden ha sollevato poche parole o frasi dal lavoro di qualcun altro può sembrare insignificante. Questo non vuol dire che Biden abbia mai peccato, solo che alcuni peccati sono più drastici di altri. Alla fine, la differenza potrebbe essere discutibile: perdonare è divino.