Sartre su Bad Faith

[Articolo aggiornato il 17 settembre 2017]

Per quanto riguarda gli uomini, non è quello che sono che mi interessa, ma quello che possono diventare. -Jean-Paul Sartre

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Il filosofo francese del XX secolo Jean-Paul Sartre lo ha definito mauvaise foi ('malafede'), l'abitudine che le persone hanno di ingannarsi pensando di non avere la libertà di fare scelte per paura delle potenziali conseguenze di una scelta .

Attaccandosi alla "scelta" sicura, facile, predefinita e non riconoscendo la moltitudine di altre scelte a sua disposizione, una persona si mette in balia delle circostanze in cui si trova. Quindi, la persona è più simile a un oggetto che a un essere umano cosciente, o, nella terminologia sartriana, più simile a un "essere-in-sé" che a un "essere-per-sé".

Le persone possono fingere a se stessi di non avere la libertà di fare scelte perseguendo preoccupazioni pragmatiche e adottando ruoli sociali e sistemi di valori che sono estranei alla loro natura di esseri umani coscienti. Tuttavia, farlo è di per sé una scelta e quindi riconoscere la propria libertà come esseri umani coscienti.

Esempi

Un esempio di malafede che Sartre dà è quello di un cameriere che fa del suo meglio per conformarsi a tutto ciò che dovrebbe essere un cameriere. Per Sartre, il comportamento esagerato del cameriere è la prova che lui è un attore che agisce come cameriere, un automa la cui essenza è quella di essere un cameriere. Tuttavia, per giocare ad agire come cameriere, il cameriere deve, a un certo livello, essere consapevole del fatto che non è in realtà un cameriere, ma un essere umano cosciente che si illude di essere un cameriere.

Un altro esempio di malafede che Sartre dà è quello di una giovane donna al primo appuntamento. La data della giovane donna la complimenta per il suo aspetto fisico, ma ignora le ovvie connotazioni sessuali del suo complimento e sceglie invece di dirigere il complimento verso se stessa come un essere umano cosciente. Poi le prende la mano, ma lei non la prende né la rifiuta. Invece, lascia che la sua mano si riposi indifferentemente nella sua in modo da guadagnare tempo e rimandare a dover scegliere se accettare o rifiutare le sue avances. Mentre lei sceglie di trattare il suo complimento come estraneo al suo corpo, sceglie di trattare la sua mano (che è una parte del suo corpo) come un oggetto, riconoscendo così la sua libertà di fare delle scelte.

implicazioni

Per Sartre, le persone possono fingere a se stessi di non avere la libertà di fare delle scelte, ma non possono fingere a se stessi di non essere loro stessi, cioè esseri umani coscienti che in realtà hanno poco o nulla a che fare con le loro preoccupazioni pragmatiche, ruoli sociali e sistemi di valori.

Nel perseguire tali e tali preoccupazioni pragmatiche o adottare tali e tali ruoli sociali e sistemi di valori, una persona può fingere a se stesso di non avere la libertà di fare delle scelte, ma farlo è di per sé una scelta, vale a dire la scelta di fingere a se stesso di non avere la libertà di fare delle scelte.

L'uomo, conclude Sartre, è condannato a essere libero.

Neel Burton è autore di Hide and Seek: The Psychology of Self-Deception, Heaven and Hell: The Psychology of the Emotions e altri libri.

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