I soldi ti fanno capire?

Quando i miei figli erano piccoli, giocavamo a Monopoli. Questo era uno dei giochi preferiti di mio figlio. E mio. È arrivato al punto in cui nessuno avrebbe più giocato con noi. Eravamo troppo duri, troppo spietati. I giochi andrebbero avanti all'infinito perché né lui né io saremmo disposti a scendere a compromessi oa negoziare. "Stai diventando cattivo" mia figlia si lamenterebbe. Ed era vero. Potevo sentire me stesso agire diversamente.

Si scopre che il mio comportamento era prevedibile. Kathleen Vohs, professore associato di marketing presso l'Università del Minnesota, ricerca l'effetto che il denaro ha sulle persone. Non usa nemmeno soldi veri. Si scopre che solo il concetto di denaro cambia comportamento.

Nei suoi studi di ricerca dà alle persone le frasi da decifrare, alcune delle quali hanno riferimenti di denaro, o le fa fare compiti in una stanza dove i soldi del Monopolio sono sul tavolo, o una foto di denaro è su uno screen saver. Quindi mette i partecipanti in varie situazioni, ad esempio, qualcuno che cammina per la stanza lascia cadere una scatola di matite, o un altro (presunto) partecipante chiede aiuto, o qualcuno richiede che il partecipante doni a un ente di beneficenza.

I risultati sono sempre gli stessi. Le persone che sono "innamorate" dell'idea di denaro chiedono aiuto meno frequentemente, aiutano meno gli altri, donano meno denaro, preferiscono lavorare o giocare da soli, e mettono più spazio fisico tra loro e gli altri.

Il Dr. Voh conclude che il concetto di denaro porta le persone a comportarsi in modo autosufficiente. Definisce l'autosufficienza come uno stato in cui le persone lavorano di più per raggiungere obiettivi personali e preferiscono essere separati dalle altre persone.

Se vuoi che le persone siano autosufficienti, allora innanzi tutto con l'idea di, o immagini di soldi. Se vuoi che le persone siano collaborative e aiutino gli altri, evita di menzionare, o immagini, i soldi.

Cosa ne pensi? Il denaro è un buon incentivo per convincere la gente a fare cose o lavorare di più?

Riferimento:

Science 314, 1154 (2006),
Kathleen D. Vohs, et al.
Le conseguenze psicologiche del denaro