Ormoni e ultracorpi

Il 27 ottobre 1883, circa una dozzina di uomini, armati di picche e badili, si intrufolò nel cimitero di Mount Olivet a Baltimora, sperando di scavare un corpo. I loro sforzi furono inutili. Il custode del cimitero sparò colpi, spaventando i vandali, che scapparono. Un'ora dopo, le pistole mandarono un altro gruppo a correre dalla stessa tomba.

All'epoca c'era un fiorente commercio di cadaveri. Le scuole mediche facevano affidamento sui ferri del corpo per una fornitura costante di cadaveri per la ricerca e per attirare futuri studenti. Come John Harley Warner scrisse in Dissection: Photographs of a Rite of Passage in American Medicine 1880-1930, i cadaveri davano all'esperienza pratica del medico in formazione e davano alle scuole un vantaggio rispetto ai concorrenti che insegnavano solo nei libri di testo. I corpi forniti attraverso il mercato nero hanno anche aiutato i medici a capire perché le cose sono andate male, forse a far luce su come moriamo o su come possiamo rimandare.

Il business dell'autopsia non è più quello di una volta. Per uno, l'industria dello snatcher è stata sostituita da un processo legittimo che include, tra le altre cose, il permesso dai membri della famiglia. Eppure, la nozione di imparare dalle autopsie è un'industria che muore. Non dovrebbe essere.

Nel New York Times di questa settimana, la dott.ssa Sandeep Juahar fa un buon punto. Egli rileva che cinquanta anni fa le autopsie venivano eseguite su metà delle persone che morivano negli ospedali. Oggi è circa uno su dieci. Potresti pensare – come fanno molti dottori – che le autopsie non sono più necessarie, con tutti gli strumenti di imaging ei test di laboratorio disponibili. Ma loro sono. Jauhar nota che anche gli ospedali che fanno più autopsie fanno il minor numero di errori diagnostici. Non è abbastanza causa ed effetto, ma suggerisce che potremmo imparare una o due cose dalle autopsie che stanno impedendo ulteriori errori. "Nonostante l'enfasi posta sulla metrica e sui dati in medicina oggi, ignoriamo forse l'informazione più importante di tutti: quello che possiamo vedere per noi stessi", scrive.

Per quanto riguarda quell'ambito corpo morto del 1887? Quella era la povera Blanche Grey, una Signora Grassa del circo che morì alla giovane età di 27 anni. La sua morte fu tanto uno spettacolo quanto la sua vita, con orde di vicini che osservavano la gru che aveva bisogno di sollevare tutte le 500 libbre di lei dalla sua stanza nel museo Freak Show fino al cimitero.

Durante quei primi giorni di endocrinologia, i medici erano desiderosi di saperne di più sulle ghiandole che secernevano i succhi (che presto sarebbero stati chiamati ormoni) che controllano il nostro corpo e il nostro comportamento. Blanche, beh, è ​​rimasta morta e sepolta, per non essere riesumata in un laboratorio di Baltimora, nonostante diversi tentativi. Ma il campo dell'endocrinologia fiorirebbe senza di lei.

New York Times, October 27, 1883
Fonte: New York Times, 27 ottobre 1883