12 giochi di Natale: “Natale rosso”

Guarda il film Red Christmas attraverso l’obiettivo di uno psichiatra.

Sinossi

Red Christmas è un film horror che rappresenta una riunione di famiglia natalizia nella loro casa australiana. In mezzo alla celebrazione, arriva un misterioso sconosciuto, Cletus, che provoca caos e diffonde l’allegria natalizia (non del tutto). Red Christmas ha un punteggio di approvazione del 47% su Rotten Tomatoes e un punteggio di 4.4 (su 10) su IMDb.

Il ritorno di Cletus che indossa gli abiti della tomba allude a The Masque of the Red Death , un racconto scritto da Edgar Allan Poe (1842). La storia segue il tentativo del principe Prospero di evitare una pericolosa piaga (conosciuta come la “morte rossa”) nascondendosi nella sua abbazia. Invitando molti nobili ricchi, il Principe ospita un ballo in maschera nelle sette stanze dell’abbazia. Nonostante abbia preso ogni precauzione, la morte rossa trova la sua strada, indossando simbolicamente il costume molto colorato (rosso) proibito dal Principe.

Come si relaziona con il campo della psichiatria

Il tema comune di questi due racconti è la realtà distorta del personaggio principale e il modo in cui il loro passato sfonda il loro rifiuto e “torna a perseguitarli”. La negazione distorce la realtà (come tutti i meccanismi di difesa dell’ego) ed è definita come il rifiuto di accettare fatti, con individui che impiegano la negazione spesso agendo come se un evento, un pensiero o un sentimento doloroso non esistesse. Come Prospero, il passato di Diane (forse la storia psichiatrica passata) riaffiora e causa una significativa angoscia (per non dire altro) e una menomazione nel funzionamento interpersonale dato che ogni membro della famiglia viene ucciso uno a uno da Cletus.

[Allarme spoiler] Viene in seguito rivelato che Cletus è il figlio di Diane sopravvissuto a un aborto quando i test perinatali hanno rivelato che aveva la sindrome di Down. Cletus, quindi, è l’illustrazione fisica del conflitto subconscio del personaggio principale (depressione, senso di colpa, rabbia, ecc.) Che si riduce alla consapevolezza cosciente, rendendo Red Christmas un racconto moderno di Poe (quindi lo stesso colore nei titoli?).

Non è un caso che Craig Anderson abbia ambientato il film a Natale, sottolineando ulteriormente il conflitto interno di Diane concentrandosi sulla matriarca che ospita la riunione di famiglia nel giorno in cui crede di essere la più santa dell’anno. Lo slogan del film, “È Natale”, che Diane spesso ripete ai suoi battibecchi figli adulti, ci ricorda la sua spiritualità. Cletus è un ricordo che sfida la spiritualità di Diane e minaccia di rovinare un Natale (rosso) di famiglia. Mi chiedo se le basse valutazioni di approvazione del film riflettono il pubblico che si identifica inconsciamente con il personaggio principale e si sente profondamente in conflitto.

Infine, ciò che ho trovato interessante (anche se non intenzionale) è che i sei personaggi – Diane, Joe, Suzy, Peter, Ginny e Cletus – erano paralleli alle sette stanze dell’abbazia del principe Prospero. Dov’è il settimo personaggio? Lascio a te la decisione di decidere!