Il Dual Gaze può riconciliare una relazione spezzata?

Il contatto visivo prolungato può guarire gli estranei.

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Il contatto visivo è una potente forma di comunicazione. Insieme a postura, espressione, epatite (toccante) e prossemica – vicinanza e distanza – i comportamenti non verbali inviano e ricevono segnali che causano un aumento significativo dell’eccitazione del sistema nervoso. Il contatto visivo prolungato può anche causare cambiamenti nella relazione tra persone che erano precedentemente vicine. Il “doppio sguardo” è il più potente di questi comportamenti; è una strada a doppio senso che serve sia a segnalare che a ricevere informazioni. La ricerca indica che la natura dello sguardo varia con il contesto sociale; più importante, che richiede a due persone di mantenere il loro doppio sguardo oltre la zona di comfort di pochi secondi, amplifica la comunicazione tra di loro al punto in cui è osservabile nel loro comportamento da solo. [1]

“Staring at Strangers”, un recente fenomeno australiano sponsorizzato da Igor Kreyman di The Human Connection, ha attratto migliaia di persone che si uniscono come estranei, si siedono accanto a qualcuno e guardano nei loro occhi, sotto un tiglio nel Sydney Garden o in un comodo spazio per riunioni a Los Angeles. Nessuno parla fino a che non si tengono l’un l’altro per tre minuti; a volte porta a un semplice ringraziamento e altre volte porta a uno scambio di idee o informazioni personali. Kreyman perfezionò la tecnica prima come meditazione e poi come attività teatrale, ma fu la sua esperienza come facilitatore a Marina Abramovic del 30 di Kaldor Project: in Residence nel 2015 a Sydney che portò alla creazione di The Human Connection.

Osservare gli occhi è una pratica meditativa nel buddismo, nel sufismo e nel Tantra, ei filosofi psicoanalitici come Lacan e Zizek hanno esplorato l’idea dello “sguardo” – il paradosso è che l’unica cosa che non puoi mai vedere correttamente è te stesso. [2] Ma una serie di documentari australiani, Look Me in the Eye , mette alla prova un altro uso del doppio sguardo: una tecnica per ristabilire le relazioni dopo un periodo di estraniazione. Diciassette esperimenti con diadi estranei – parenti in lutto, genitori e figli adulti, coppie divorziate, persino una giovane soldatessa sudanese di fronte all’uomo che lo torturò – offrono una convincente testimonianza che cinque minuti di fissi negli occhi di qualcuno a cui una volta tenevi cura, seguiti da cinque minuti di riflessione solitaria, possono portare a drammatici progressi emotivi. I partecipanti hanno riferito di sentirsi liberati da emozioni sepolte da tempo, perdono, accettazione e persino la capacità di vedere se stessi dal punto di vista dell’altro. Mentre non tutte le diade si sono concluse nella ripresa immediata della relazione, alcuni hanno scelto di riconnettersi dopo un periodo di riflessione; solo il fatto che entrambi gli individui nella diade fossero disposti a provare un riavvicinamento segnalato, se non una riconciliazione immediata. Il cast inizia presto per la versione americana di Look Me in the Eye.

Riferimenti

[1] Michelle Jarick e Alan Kingstone, www.frontieersin.org/articles/10.3389/fpsyg.2015[1]

[2] Eckersly, The Guardian, 1 / 9/2017