Forse la cosa più difficile da accettare è il tuo invecchiamento. Ogni segno di declino è un promemoria del fatto che ti stai avvicinando sempre più alla fine, e più ti avvicini, più i tuoi poteri sono limitati e più è probabile che sarai dolorante.
Eppure accettalo, perché, anche se ti prendi cura di te stesso, il declino e la fine sono inevitabili.
Ma è molto più facile dire "Accettalo" piuttosto che accettarlo. Forse questo dialogo interno aiuterà.
Persona: Ogni volta che vedo o sento un segno di invecchiamento, lo catastrofico e mi viene in mente la mia accelerata decrepitezza.
Alter ego: ricorda cosa ha detto il tuo dottore. A meno che un dolore non sia spaventoso o duri almeno una settimana, probabilmente non è niente.
Persona: Ma ci sono molti segni di invecchiamento che quasi sicuramente sono qualcosa. È solo che non voglio vedere un medico a riguardo. Le probabilità sono, loro non possono fare molto su di esso comunque. E se possono, troppo spesso il trattamento è tanto grave quanto la malattia. E questo presuppone che non si rovinino. Non riesco a togliermi dalla testa questa statistica che solo gli ospedali, uccidono 200.000-400.000 pazienti OGNI ANNO e innumerevoli pazienti ospedalieri soffrono di eccessiva morbilità – recuperi e dolori inutilmente lunghi. E che dire di tutti i pazienti esterni? A meno che non abbia un infarto o un dolore orribile, ho solo bisogno di evitare quei maledetti dottori.
Alter ego: Allora devi lavorare per spezzare la tua catena di pensieri a spirale e deprimenti: quando noti un sintomo, a meno che non sia spaventoso o duri almeno una settimana, devi distrarti e concentrarti su qualcosa di costruttivo. Altrimenti ti manchi tutto il tempo che ti rimane.
Persona: ma come faccio?
Alter ego: Alla fine, nonostante tutti quei libri su come motivare te stesso, alla fine, si arriva ad accettare che la senescenza è l'ordine naturale delle cose e che devi avere la forza di volontà per distrarti e per distrarti ogni volta hai uno di quei pensieri legati all'invecchiamento. Alla fine, ciò diventerà più automatico.
Persona: vorrei credere in un aldilà. Ciò renderebbe più facile.
Alter ego : Ma sai che non puoi comprarlo, quindi non perdere tempo a pensare a questo oa qualsiasi altro pio desiderio. Ricorda che ciò che conta per te è essere produttivo e se perdi tempo a pensare al tuo inevitabile declino e caduta, non sei produttivo. Sfrutta al massimo ogni minuto, amico. E chissà, forse se ti costringi a non pensare così tanto alla tua morte, potresti essere una persona più felice.
Persona: ne dubito, mi sembra complicato, ma suppongo di non aver nulla da perdere provandolo.
Alter ego: devi renderti così immerso in altre cose, specialmente importanti, che c'è meno spazio nel tuo cervello per concentrarti sulla morte.
Persona: come cosa?
Alter ego: come scrivere un altro libro, forse sull'invecchiamento.
La biografia di Marty Nemko è su Wikipedia.