"La vulnerabilità non è nuova per una donna dopo il parto. Molto probabilmente ha aperto il suo cuore, ha aperto la sua mente e ha aperto le sue gambe a vari livelli di ispezione invasiva. Ha imparato a sanguinare, scaricare, defecare e allattare di fronte a estranei con scarso riguardo per il giudizio o le conseguenze. Non sto dicendo che sia facile da fare, ma lei lo fa. Va con il territorio del parto. Tuttavia, la vulnerabilità che deriva dall'ammettere di non sentirsi come una madre, o dal rimpiangere di avere il bambino, o dai pensieri di danneggiare il bambino, è uno stato di nudità che è semplicemente troppo difficile da sopportare. "(Kleiman, The Art of Holding in Therapy: un intervento essenziale per la depressione e l'ansia postpartum, Routledge, 2017)
Questo stato di sensazione crudo ed esposto è precisamente ciò che spinge alcune donne dopo il parto in terapia e ciò che scoraggia gli altri dal cercare sempre aiuto.
I fornitori di servizi sanitari devono saperlo.
I terapeuti che offrono terapie devono saperlo.
Le donne dopo il parto devono credere che i professionisti siano in grado di aiutarli a capirlo.
La giustapposizione del dono miracoloso della vita di parto e dei successivi sentimenti di disperazione è difficile da riconciliare per le famiglie e gli operatori sanitari.
Semplicemente non ha senso.
È controintuitivo.
Si sente fuori allineamento con il corso della natura.
Tuttavia, l'umore post-partum e i disturbi d'ansia sono reali e influenzano circa il 14% di tutte le neo mamme. Stiamo parlando di sintomi gravi che richiedono una seria attenzione. Le conseguenze vanno da significative a catastrofiche, motivo per cui le sue preoccupazioni devono essere prese in considerazione immediatamente. Mentre affermiamo che le donne dopo il parto dovrebbero essere le loro migliori sostenitrici e spingerle a lasciare che qualcuno di cui si fida sappiano come si sentono, spesso, non si sentono in grado di farlo e si arrendono ai sentimenti di impotenza.
Questo è quando gli altri devono intervenire.
Ciò si applica ai familiari, agli operatori sanitari e ai terapisti che possono o meno avere esperienza nel settore della salute mentale materna.
Lo stato di nudità fisica, emotiva o mentale non si presta ad azioni di ricerca di aiuto. Al suo estremo, non può muoversi e riesce a malapena a respirare.
Entra. Assicurati di essere una delle poche persone preziose alle quali può raggiungere e avere fiducia.
#aiutala
copyright 2016 Karen Kleiman, MSW, LCSW