La cattiva fortuna è la chiave della tua felicità futura

La sfortuna è a volte la cosa più fortunata che può capitarvi.

C’è una storia che mi è sempre sembrata particolarmente saggia. Nel suo libro, Still Here , il leader spirituale Ram Dass lo dice meglio:

C’era una volta un contadino in un villaggio che aveva un cavallo che aveva a cuore. Un giorno il cavallo scappò e il vicino del contadino andò a casa sua per offrire le sue condoglianze. “Mi dispiace tanto per la tua perdita,” disse, cercando di essere un buon amico. “Non si sa mai” rispose il contadino.

Il giorno dopo, il cavallo tornò, conducendo una bella giumenta selvaggia al suo fianco. Di nuovo il vicino disse: “È meraviglioso!” Disse. “Che colpo di fortuna!” Il contadino rispose, “Non si sa mai.”

Pochi giorni dopo, il figlio del contadino stava cercando di rompere il cavallo selvaggio, fu gettato a terra e si ruppe una gamba. Naturalmente il vicino si avvicinò per dire quanto fosse dispiaciuto che le cose fossero andate male. Il contadino rispose: “Non si sa mai”.

Poco dopo, l’esercito cosacco attraversò il villaggio in cerca di giovani uomini per combattere in guerra, ma poiché la gamba del figlio del contadino era rotta, gli fu permesso di rimanere a casa. “Non sei un uomo fortunato!” Disse il vicino quando ascoltò la notizia. Puoi indovinare ciò che ha risposto il contadino.

Quando il cambiamento accade, lo giudichiamo buono o cattivo, ma spesso non possiamo saperlo con certezza. Non abbiamo la prospettiva più ampia che il tempo porti.

Quando il cambiamento significa rifiuto o perdita, si sente sempre terribile. Questo è particolarmente vero quando sono in gioco l’ingiustizia e l’ingiustizia. Uno dovrebbe essere un essere spirituale estremamente evoluto per accogliere il rifiuto e la perdita con un grande successo, gioioso per l’opportunità di avere cose brutte per crescere come persona o per avere la possibilità di aprire una nuova porta la strada.

Ma la peggiore fortuna può rivelarsi la miglior fortuna quando la si guarda indietro con la saggezza di molti anni. L’universo mi ha insegnato questa lezione ancora e ancora.

Certo, questo non è sempre vero. Alcune cose che ci accadono sono spaventose e terribili, punto. E dovrei aggiungere frettolosamente che non sono sicuramente una di queste persone che pensa che tutto avvenga per una ragione e che le più grandi tragedie della vita sono un dono mascherato, aprendoci, come possono, all’approfondimento dello spirito. Inoltre, non tendo a gestire le crisi con maturità e grazia, a meno che non siano le crisi di qualcun altro, nel qual caso posso essere una persona matura e chiara.

Ma nella mia stessa esperienza di amore e di lavoro, alcuni dei più dolorosi rifiuti e rigetti, si sono rivelati, in effetti, per il mio bene superiore e la mia felicità futura. A volte le parole del contadino si sono dimostrate vere.

Non si sa mai.