Un risultato entusiasmante del lavoro degli autori è lo sviluppo di una tecnica di comunicazione collaborativa che mette le interazioni in coppie e gruppi su un nuovo fondamento che può rivoluzionare non solo le relazioni interpersonali, ma anche i risultati.
La nostra tecnica, chiamata Modello 40-20-40, è implementata attraverso un processo chiamato Self-Other Assessment.
Quando si usa il 40-20-40, invece di parti in conflitto che discutono su chi ha ragione e chi ha torto o su chi incolpare e chi è innocente, ciascuna parte esamina la propria esperienza personale della situazione conflittuale e la condivide con gli altri. Ciò viene fatto non solo per capire i propri sentimenti, ma anche in modo altrettanto importante, in modo che tutti possano vedere l'effetto che i loro sentimenti e comportamenti individuali hanno l'uno sull'altro e sul processo di gruppo. Abbiamo visto che essere in grado di dire ai nostri colleghi la verità sui nostri sentimenti è una delle abilità più potenti che possiamo imparare sul posto di lavoro.
Esprimere i tuoi sentimenti riguardo ai problemi di relazione probabilmente sembra l'ultima cosa che vorresti fare per sentirti al sicuro in una situazione di conflitto. Ma questo è esattamente il punto in cui la magia entra in gioco. Il 40-20-40 crea uno spazio in cui tutti i soggetti coinvolti possono sentirsi sicuri parlando della loro esperienza e dei sentimenti riguardo alla loro connessione con gli altri.
Quando condividono, ogni persona si concentra solo su come lei o lui sta vivendo la loro relazione con il gruppo. Quando si ascolta la condivisione degli altri, rispondere con consigli, feedback, accuse o altrimenti prendere il loro inventario è severamente vietato. Quando questi limiti vengono rispettati, ognuno ha il potere di esprimere l'ansia relativa al gruppo e al lavoro condiviso, in particolare perché può riferirsi a crescenti sentimenti di vicinanza o di investimento reciproco.
Lo schema 40-20-40 rappresenta la dinamica della relazione. Ogni membro è autorizzato a non meno del 40% e non più del 60% di ciò che accade nel gruppo. Il 20% medio è lo spazio condiviso in cui il conflitto è negoziato, condiviso e posseduto congiuntamente. L'obiettivo finale della condivisione è che il 20% medio si espanda in modo che ogni membro si senta sicuro, convalidato e investito nei processi e nei risultati. È un delicato equilibrio, ma vale il tempo e la pratica necessari per cambiare in meglio le abitudini di comunicazione.
Di seguito sono riportate le regole di base per un processo 40-20-40 di successo:
L'efficacia del 40-20-40 sta nel divenire in grado di dire ciò che lui o lei ha bisogno di dire con chiarezza e concentrazione, senza difensività o avendo a che fare con feedback indesiderati. Con la pratica, l'ansia e le abitudini interattive negative perdono il loro potere come la necessità di incolpare o criticare le dissolvenze. I membri del gruppo si aprono l'un l'altro in modi nuovi in cui l'ospitalità reciproca diventa parte del loro "sistema operativo". Non sorprende che questo migliori la funzionalità di gruppo quasi senza che i membri si rendano conto che sta accadendo. È una vittoria per tutti.
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