Non sono religioso, almeno nel senso tradizionale del termine. Lo dico senza orgoglio né scuse, ma con il massimo rispetto per quelli che credono in Dio. Alla domanda se sono un credente, parro con serietà dicendo “Dipende …”
Sono orgogliosamente ebreo: sono stato allevato e istruito nella storia, nella cultura e nelle tradizioni ebraiche, e posso parlare, leggere e scrivere in yiddish ed ebraico. Ho lavorato per un anno in Israele, ero un membro di un gruppo giovanile sionista e mi godevo le feste religiose, i rituali e la musica.
Sebbene i miei genitori immigrati fossero ebrei convinti, non credevano in un Dio onnipotente e onnisciente. La logica del mio defunto padre (mia madre era d’accordo) per essere ateo era profondamente semplice: il benevolo dio che gli era stato insegnato a venerare da bambino in uno shtetl lituano lo aveva completamente abbandonato. La sua famiglia fu, per anni, inghiottita da odiose molestie anti-semite, saccheggi e pogrom.
Quelle esperienze seminali furono presto seguite dagli assalti dei nazisti e dei loro accoliti, e dalla decimazione dei membri della sua famiglia, tra milioni di altri.
Mio padre era sempre riconoscente per la fuga dall’Olocausto, ma diceva: “Un Dio giusto non permetterebbe mai simili atrocità contro l’umanità”. Questa linea di pensiero è stata spesso invocata (e dibattuta) dai tempi di Giobbe o prima quando avvenivano tragedie .
Ciò nonostante, i miei genitori atei incoraggiarono un’ampia formazione su molti argomenti, inclusi il pensiero religioso, i rituali e i valori.
Sebbene non fossi un “credente” fermo in Dio, non potevo definirmi un ateo, che in qualche modo sembrava troppo “provocatorio” e definito. Né potevo tranquillamente dire che ero puramente laico, il che era semplicistico. La descrizione di me stesso come gnostico sembrava equivoca, forse dissimulata.
Come te, ho attraversato alcune crisi dolorose durante la mia vita. In rare occasioni, quando la sofferenza emotiva o fisica di me stesso o di altri vicino a me sembrava oltre ogni limite, ho provato a pregare “qualcuno, qualche entità, da qualche parte, in qualche modo.” Stavo semplicemente mettendo in scena la massima della Prima Guerra Mondiale, “Non ci sono atei in foxholes “? Di tanto in tanto “parlo” con i miei genitori defunti: i loro spiriti sono ancora qui? A volte uso le parole “karma” e “destino” come se fossero delle certezze. Di cosa si tratta?
A parte questi “errori” (alcuni potrebbero dire “scoperte”), ho mantenuto il mio rapporto ambiguo con l’esistenza di Dio.
Ma da allora ho imparato alcune cose salutari:
Credere: anni di studio e di lavoro con persone di tutti i ceti sociali e di diverse religioni, razze ed etnie mi hanno insegnato che “credere” è una delle quattro fondamentali B della ricerca dell’umanità per un’esistenza significativa (oltre all’essere, all’appartenenza e benevolenza). Coloro che hanno fede in un Dio onnisciente e onnicomprensivo sono apparentemente più resilienti durante le avversità della vita.
Luoghi di culto: quando, nei miei studi, ho visitato sinagoghe, templi, chiese, ashram, monasteri e moschee, sono stato colpito da atmosfere comuni che hanno favorito la riverenza e la contemplazione spirituale, così come le tradizioni e la musica della comunità.
Spiritualità: personalmente ho vissuto esperienze surreali che sembravano trascendentali o spirituali, come se fossero “trasportate” in stati “ultraterreni”, in cui mi sentivo “risvegliato” dallo stupore e dalla meraviglia, eppure serenamente pacato. Questi sono stati suggeriti dalla musica evocativa; un cielo notturno nel deserto o in mare; cime e tramonti; cappelle silenziose, creazioni artistiche e sentimenti di amore o estasi.
Immagini: Due serie di foto drammatiche mi hanno commosso: 1) particelle subatomiche di cellule nel corpo umano e nella natura, prese attraverso lenti per microscopio elettronico; e 2) Stelle, nebulose e galassie lontane milioni di anni luce, scattate dall’Hubbell o da altre telecamere telescopiche. Entrambi gli insiemi rivelano colori e strutture straordinarie che sono in qualche modo familiari eppure insondabili … e fantastici.
Infinite e Infinitesimal: le ultime scoperte indicano che ci sono più vasti universi oltre il nostro modesto universo, tutti pieni di mega e minuscole stelle, costellazioni e buchi neri. Il nostro amato pianeta Terra è un corpo infinitesimale appena visto sulle mappe dello spazio, e noi abitanti siamo come minuscole particelle subatomiche.
Origini: Noi esseri organici siamo costituiti da materiali primordiali simili trovati in tutti i nostri sistemi solari, opinioni espresse da molti brillanti astrofisici e filosofi religiosi. Alcuni sono credenti, altri no, ma il consenso è che ci sono dimensioni della vita e dell’esistenza che non abbiamo ancora afferrato.
Con la presente condivido con rispetto i miei pensieri sulla mia relazione con la spiritualità, con la quale alcuni di voi saranno senza dubbio diversi, ma forse stai anche esaminando le tue connessioni e credenze religiose.
Insomma, credo in una dimensione sconosciuta, forse inconoscibile, spirituale o trascendente nella nostra esistenza. Nello spirito di innumerevoli canzoni secolari e preghiere religiose, dico “Alleluia!”