Nel gennaio del 2012 la rivista GQ ha messo Beyonce in copertina come la ragazza più sexy del millennio. Nello stesso numero hanno "qualificato" la bellezza di Freida Pinto etichettandola come la ragazza indiana più sexy e Zhang Ziyi come la ragazza cinese più sexy. Mettendo Beyonce in copertina la portò fuori dalla categoria "più sexy black chic". Quest'ultimo non giustifica o giustifica il primo, ma è un segno che la bellezza sta uscendo dalla categoria leggy, alto, bionda ed è più inclusiva in modo che le ragazze di tutte le sfumature possano sentirsi convalidate dal (non dovrebbe essere) così importante moneta sociale che è bellezza.
La rivista People con la vincitrice del premio Oscar Lupita Nyong'o come la donna più bella del mondo dà legittimità alla cioccolata, alla bellezza afroizzata in un modo che non si vede da quando i lunghi giorni del nero sono il bel movimento degli anni '70. Nella rivista mostrano la sua incredibile pelle senza trucco e lei è bella come lei è tutta coperta dalla copertina.
In un lungo discorso di accettazione del premio Best Breakthrough Performance consegnato all'Essence Black Women in Hollywood Luncheon e ristampato nella rivista Essence a marzo (e di nuovo in onda su OWN Network's Oprah Prime's Aging Gracefully episodio di domani sera alle 9 pm), Lupita ha condiviso la propria lotta con la proprietà della sua bellezza come una ragazza dalla pelle scura perché non si è mai vista riflessa nelle immagini della bellezza che la circondava. Ha parlato di come la top model sudanese Alek Wek ha fornito l'ispirazione per lei per vedere la bellezza in se stessa e, come parte della sua apparizione sulla copertina della rivista People, gli editori riuniscono le due donne in una conversazione. Ora è il riflesso della bellezza che voleva vedere e ora è l'icona di bellezza di un'altra giovane ragazza nera come Alek era per lei. Lupita è ora il cambiamento che voleva vedere nel mondo.
In un recente post sul sito web della NPR, Karen Grigsby Bates riconosce il significato di Lupita sulla copertina di People per ragazze e donne nere in tutto il mondo. Beyonce e Halle Berry sono le altre due donne di colore che sono apparse sui temi di maggior successo della donna più bella del mondo. Le persone coprono, ma Lupita rappresenta un diverso tipo di bellezza. Quello che può fermare alcune ragazzine nere per aver sognato una pelle più chiara e le donne nere che acquistano una gamma di prodotti per l'alleggerimento della pelle. Con la sua piccola afro tagliata, potrebbe far sapere a una piccola ragazza nera che non ha bisogno di avere lunghi capelli lisci lunghi fino alle spalle per essere bella.
Riconoscere la bellezza di Lupita fornisce una sfida agli esperimenti sulle bambole Kenneth e Mamie Clark degli ultimi anni '30 e '40 in cui i giovani bambini neri sceglievano la bambola bianca come la bella bambola e la bambola nera come la bambola "cattiva" e la brutta bambola. Questi esperimenti sono stati ripetuti nel corso dei decenni e i risultati sono stati gli stessi, nonostante quanto la società sia cambiata. Nel 2007, Kiri Davis, una studentessa di 17 anni di Harlem, ha diretto "Una ragazza come me" in cui ha esplorato come lo standard bianco della bellezza pervada ancora la psiche delle giovani ragazze nere in America. Nel 2010, Anderson Cooper e Soledad O'Brien hanno ripetuto l'esperimento con gli stessi risultati su un episodio AC360 su CNN.
Quando la più potente visione di Hollywood della moda, della bellezza e di tutte le cose celebrità – People magazine – infastidisce il Lupita nato in Kenya, cresciuto in Kenya e istruito in America come Il più bello del mondo, sfidano direttamente l'egemonia di bellezza che è il bianco- ragazza della porta accanto. Questa pubblica adorazione è la prova che il bianco non è l'unico standard di bellezza e così facendo la rivista People sta aiutando a cancellare l'odio verso se stessi e il razzismo interiorizzato che l'omnissia del bianco induce nei bambini neri.
Mettendo Lupita in copertina, la rivista People sta costruendo l'autostima e l'autostima e il benessere psicologico delle giovani ragazze nere ovunque.